Finalmente siamo arrivati agli uomini preistorici e in immagine abbiamo parlato della loro arte rupestre…
Abbiamo visto video e documenti fotografici
Arte rupestre da FrammentiArte
da Wikipedia: le grotte di Lascaux
da Wikipedia: la grotta di Chauvet
da Wikipedia la grotta di Altamira
Viaggio nella grotta di Chauvet
Con il termine arte preistorica si intendono tutte quelle manifestazioni artistiche che appartengono al periodo preistorico, dal paleolitico fino all’età del bronzo.
Il periodo preistorico si snoda per circa un milione di anni concludendosi con la comparsa della scrittura, dividendosi in tre principali periodi, il paleolitico, il neolitico e l’età del bronzo . L’arte preistorica nel periodo del Paleolitico ha principalmente scopi magici e propiziatori , mentre successivamente nel Neolitico essa acquisisce scopi ornamentali. In seguito, infatti, l’arte assumerà un valore maggiormente decorativo, sganciandosi dal mondo religioso. (da Wikipedia)
Nel neolitico, grazie all’estrazione di coloranti naturali, è stata inventata l’arte della pittura. Gli antichissimi artisti, per dipingere, prediligevano le caverne, e, come tema, le azioni svolte normalmente da una persona dell’epoca nella vita quotidiana. (da Wikiversità)
I colori primitivi usati dall’uomo nella preistoria sono il rosso, il giallo, bianco ed il nero.
In altri termini possiamo parlare di terre d’ocra,limonite, ematite,calcare,gesso,marne, pirolusite e carbone.
Impossibile risalire con certezza ai leganti usati, appare ovvio come fossero sostanze provenienti dal mondo animale o vegetale come ancor oggi facciamo. Le crete, le argille, le marne bianche sono le ultime a comparire. (da la mia preistoria)
L’idea di provare anche noi a produrre una “pittura preistorica” ci è piaciuta proprio per cui ci abbiamo provato!!!!
Naturalmente la nostra sarà una “pittura NON rupestre” e anche gli “ingredienti” saranno diversi da quelli usati ai tempi….. 😉
Per prima cosa abbiamo preso della carta da pacco marrone e l’abbiamo un po’ stropicciata per fare l’effetto roccia e usarla poi come base della nostra pittura.
L’abbiamo poi sporcata un po’ con del carbone di legna…per renderla più realistica…
Ora abbiamo osservato cosa la maestra aveva portato da casa per realizzare i nostri pigmenti naturali…
Innanzitutto il burro come materiale legante…loro usavano il grasso animale o resine naturali ma noi modernamente lo sostituiamo così…
Vediamo poi… carbone per il NERO o GRIGIO, la paprika per il GIALLO ARANCIONE, il gesso per il BIANCO, la terra per il MARRONE….
Formiamo i colori mescolando i vari materiali con il burro…
Che bello….mettiamoci le mani!!!!!
Laviamoci le mani e scegliamo alcuni disegni tra quelli proposti dalla maestra che li ha presi dai disegni originali, ricalchiamo solo il contorno su un foglio bianco e poi ripassiamolo con la biro….
Ora per poterli riportare sulla nostra parete preistorica ritagliamo sulla riga che abbiamo tracciato, cioè sul bordo in modo da ottenere uno stencil…
Eccoci pronti ora per pitturare le rocce…prendiamo prima del carbone per fare il contorno e poi del pigmento naturale e col dito (beh loro avranno avuto forse i pennelli ma…è più bello con le dita!!!) riempiamo lo stencil…anche magari usando più colori…
Ma non ci siamo fermati qui…abbiamo voluto anche noi provare a lasciare impronta e contorno delle mani…sempre usando i pigmenti creati..
Ecco qui le nostre pitture rupestri!!! 🙂 🙂 🙂
Attenzione…il burro non si asciuga…anche passando giorni rimane unto e appiccicoso!
io ho provato ma non mi è riuscito
No Cinzia mi spiace…cosa esattamente non ha funzionato? Magari posso aiutarti?
Per evitare l’inutilità del burro, ho utilizzato acqua e pigmenti, no terra ma fondi di caffé. L’acqua asciuga ma il colore resta. Effetto migliore
Untuosità no utilità
Bellissima idea! Appena mi ricapita la terza approfitto del tuo suggerimento! Grazie!!! 🙂
E se si utilizzasse lo strutto?
Si potrebbe provare ma…penso rimarrebbe comunque unto…io volevo usare cose naturali e ho optato per il burro…una collega ha detto che ha mescolato con il vinavil e l’effetto è stato molto buono e duraturo e soprattutto….si è asciugato!!! 😉
Grazie mille seguirò il tuo suggerimento…magari farò una prova a casa.
Buongiorno, un discreto legante secondo me potrebbe essere l’albume dell’uovo. È fatto di proteine che denaturandosi aderiscono molto bene alla carta senza impegnarla di unto; mescolato ai pigmenti dovrebbero venire fuori dei buoni colori. Per il rosso, in alternativa alle terre, suggerisco la curcuma..
Grazie mille del suggerimento…proverò! 😉
nella tempera all’uovo si usa il rosso d’uovo con un pò di aceto per non farlo deteriorare e qualche goccia d’acqua ma il calore non avrebbe la pastosità che avete ottenuto voi
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Buonasera. Io proporrò in questi giorni la stessa attività però pensavo di utilizzare delle basi di cartone: Magari, in questo caso, lo strutto (e non il burro) assorbirà meglio. Chissà…:-)
Io userò lo strutto, pigmenti naturali e carbone, vedremo!!
Benissimo! Fammi sapere come va! 😉
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