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Libretto pop-up del piccolo bruco, classe 1a

Eccolo qui il nostro libertino pop-up che racconta la storia del Piccolo bruco Maisazio, il secondo albo su cui abbiamo lavorato in classe 1.

Ho preso ispirazione dalla rete e ho preparato i dischetti colorati per i bambini, da assemblare, e una scheda in cui ho messo i giorni della settimana, i numeri che i bambini dovevano ripassare seguendo le frecce, e le parti della storia.

I bambini hanno assemblato il bruco incollando i vari pezzi, hanno colorato e discriminato i giorni della settimana, aiutandosi un po’ col libro e un po’ con il calendario appeso in classe, li hanno posizionati in ordine sui vari pezzi del Bruco, all’interno hanno messo in corrispondenza i numeri e i frutti ritagliati e colorati dalla scheda.
“Maestra, tu ci hai messo le trappole! I frutti sono molti di più di quelli che servono!”

 

È stata quindi l’occasione per fare tanti conteggi, associazioni numero quantità, conteggi complessivi, confronti fra quantità e anche successioni e seriazione.

Una volta completate tutte le parti, sul retro abbiamo ritagliato il bozzolo e all’interno ognuno ha colorato e decorato la sua bellissima farfalla.


Poi è stato il momento della narrazione in cui i bambini a coppie sfogliavano e si raccontavano il loro libricino.
Anche a casa i bambini hanno il compito di raccontare ai genitori la storia del Piccolo bruco.

Mi piace molto l’idea di lavorare su un albo illustrato e di dare ai bambini la possibilità di averne una copia realizzata in modo artigianale, tutta loro, personalizzata.

Vi metto qui la scheda che ho realizzato incollando immagini prese qui e là.
Fatemi sapere se vi piace…noi lo adoriamo

Piccolo bruco e codice colore, classe 1a

Continua in classe 1a la narrazione ed esplorazione dell’albo “Il piccolo Bruco Maisazio” di Eric Carle.

Oltre alle attività che già trovate sul sito stamattina, in occasione della code week, ho proposto ai bambini una sfida particolare: questa immagine, realizzata da me con Zaplycode.

I bambini subito hanno capito che si trattava di un disegno in pixel o forse qualcosa del genere ma…era un po’ strano.
Lo abbiamo osservato con attenzione, non era come quello della ghianda (che trovate qui) che ci aiutava a capire come colorare, è strano…non è un disegno fatto perchè ci sono anche dei numeri e poi non si capisce che disegno sia!

Abbiamo notato che:
– ci sono dei numerini piccoli rossi, da uno a 12 che forse sono le righe dell’immagine
– ci sono dei quadretti colorati e dei numeri
– non tutte le righe sono lunghe uguali
– ci sono 5 colori: bianco, giallo, verde nero e verde scuro
– ci sono tanti numeri 1
– ma c’è anche un numero 10!

Ho consegnato allora la griglia vuota e osservando quella qualcuno si è ricordato di quando con il lavoro della ghianda abbiamo dettato il numero dei tovaglioli colorati e il colore da mettere.

Abbiamo provato dunque a colorare seguendo questi numeri e questi colori. I bambini leggevano a turno il codice e lo dettavano ai compagni e io controllavo e realizzavo alla LIM insieme a loro la coloritura della griglia.

Abbiamo fatto molte ipotesi su cosa stesse apparendo e poi con meraviglia abbiamo capito che si trattava di un piccolo bruco, proprio come quello che ci sta accompagnando alla scoperta dei primi numeri in questo periodo!

 

Bello bello, ci piace e ci siamo ripromessi di realizzare ancora altre immagini così…adesso che abbiamo capito come funziona!

Ecco il file del codice, della griglia vuota e del pixel del bruco.

Buon lavoro a voi!

 

 

Coding…in forma! Classe 1a

E benvenuto autunno anche con il coding!

Avendo lavorato in questi primi giorni di classe 1a con le forme, discriminandole classificandole, osservandole e manipolandole, oggi ho proposto ai bambini di prima una scheda un po’ particolare:

Cosa notiamo?
– c’è un grande quadrato
– ci sono tanti quadrettini piccolini
-ci sono tante forme dentro i quadrettini
-le forme sono a triangolo, quadrato, cerchio
-sopra in alto ci sono come delle nuvolette vicino alle forme

“Ho capito maestra bisogna colorare. Ma non ho capito come con che colori. Ma poi cosa esce? Una cosa a caso?”      “Ma no! Sono i pixel!”

Ci siamo quindi ascoltati un po’ per capire cosa ne sapevamo di questi famosi pixel, ma non avevamo le idee ben chiare. Qualcuno dice che li usa coi fratelli grandi per realizzare degli oggettini, si tratta forse delle perline stirabili?
Qualcuno dice che il nome l’ha sentito ma non sa bene cosa siano forse costruzioni?

Parliamo quindi delle immagini al PC e del fatto che per rappresentarle siano composte da tanti quadrettini minuscoli colorati di diverso colore. Apriamo un’immagine al PC e zoomiamo fino a che vediamo questi famosi pixel.

Ora è chiaro per tutti che questi quadrettini colorati nel giusto modo si trasformeranno in una immagine.

Coloriamo le nuvolette, che scopriamo chiamarsi legenda, e che costituiscono un codice colore: ogni quadretto che contiene un triangolo lo colorerò di azzurro, con il cerchio di arancione, con il rettangolo di giallo e con il quadrato di marrone.

Con cura e calma ognuno conclude il suo disegno.
Li guardiamo bene anche da lontano: che bello, è proprio una ghianda a quadretti, a pixel!

Quello che abbiamo realizzato è un disegno a pixel seguendo un codice colore: a ogni forma è associato un colore e noi avendo il codice siamo riusciti a realizzare l’immagine.

Ora teniamo lo stesso codice e realizziamo l’ immagine con un altro materiale: con i tovagliolini di carta colorati quadrati, posizionandoli sul pavimento.

Ci organizziamo subito scegliendo i colori necessari e dividendoci i compiti: qualcuno leggerà e detterà il codice, qualcuno posizionerà i tovagliolini poi ci si scambierà Uscirà lo stesso disegno?
“Sì maestra sarà lo stesso ma sarà moooolto più grande! E anche molto più bello!”

       

Soddisfatti tutti! 🙂

Ecco il file con due  immagini a pixel con le forme, la ghianda e la coccinella.
Due versioni: uno con la legenda colorata e uno con la legenda da colorare.
Buon lavoro!


Ancora Forme in gioco: il razzo, classe 1a

Continua il nostro lavoro in classe 1a con l’albo “Forme in gioco” ed.  Minibombo, la prima parte la trovate qui.

“Maestra costruiamo il razzo che c’è alla fine del libro?”

Era un lavoro che con la mia amica maestra Cristina Trombin avevamo pensato di fare x cui via…osserviamo il razzo del libro e quello preparato da me…sono uguali? Quante forme? Come sono?

Contiamo, confrontiamo, poi concentriamoci sulla figura che abbiamo messo sul quaderno …che forme vedo? Come sono? Quante sono?

Riuscirei a ricostruirlo? Proviamo…coloriamo e ritagliamo i pezzi e ricostruiamo.

Poi realizziamo con pochissime pieghe un razzo origami molto semplice da foglio quadrato…

Piego la mediana, riapro e l’altra mediana, porto poi sulla mediana i mezzi lati in alto…“Maestra così è una casetta non un razzo! ” “Ma questa è la punta del razzo!”

Piego i lati a destra e sinistra sulla mediana e ottengo…“quasi un razzo maestra! Mancano i propulsori!”

Ok…allora ripieghiamo verso l’esterno un pochino i lati appena piegati…giriamo e….ecco il nostro razzo! “Il triangolo della punta da questa parte non si vede maestra!”

“Possiamo disegnare un cerchio come finestra? ” ‘Si chiama oblò ! Posso disegnarmi che guardo fuori? “

Primo approccio all’ origami, cercando man mano di guardare le pieghe, nominando in modo corretto e osservando le forme che si vedono man mano. 🙂

Approfondiremo…

Per ora siamo soddisfatti dei nostri razzi…via alla scoperta anche noi di nuove forme!

Ecco il file con il razzo, le forme e i titoli.
Buon lavoro

 

Classe 1a, si comincia con Forme in gioco

Conclusa la seconda settimana di scuola posso raccontarvi come abbiamo iniziato in classe 1a.

Da noi è consuetudine fare un’ accoglienza di plesso per cui la prima settimana è stata impegnata sul tema comune ma abbiamo comunque iniziato a parlare di cos’è la matematica e di che cos’è per i bambini e soprattutto cosa si aspettano.
È sempre interessante sentirli raccontare e sentire qual è la loro idea.

Una mattina sul tavolo abbiamo trovato il libro “Forme in gioco” edizioni Minibombo e una grande scatola tutta ricoperta di forme, che conteneva forme di tutti i colori. Abbiamo deciso quindi di rovesciarle e di provare a capire cosa potevamo farci con queste forme.

 

La prima cosa che ai bambini è venuto in mente è quella di giocarci costruendo poi qualcuno ha suggerito di dividerle per colore e anche per forma.

Abbiamo poi discusso insieme se ci potevano essere altri modi per raggruppare queste forme e sono uscite parecchie ipotesi tra cui quelle con le punte e quelle senza punte, in base al numero di punte, in base alle somiglianze (quadrato e Terragnolo si somigliano) ecc…

Ma…insieme alla scatola c’era anche un libro! “Forme in gioco“. Anche lì tante forme, lo abbiamo letto, che ci è piaciuto moltissimo e anche noi abbiamo voluto provare a giocare con le forme creando tante cose.

Abbiamo poi realizzato ognuno il suo libretto delle forme in gioco, seguendo la storia del libro e ognuno lo ha portato a casa per raccontarlo ai genitori.

Anche nel nostro mondo ci sono tantissime forme, anche in classe, non solo sul libro e l’indomani abbiamo costruito, semplicemente unendo tra loro due rotoli di carta igienica e decorando, il “Cerca forme”, un binocolo speciale che ci ha permesso all’Interno e all’esterno della scuola di scovare abbiamo tante cose a forma di cerchio, quadrato, rettangolo e triangolo e una volta in classe abbiamo cercato di ricordarle e di disegnarle.

 

Abbiamo poi concluso la settimana giocando con BeeBot, programma dola per farle raggiungere la forma richiesta.

Vi racconterò poi come è continuata la nostra accoglienza.

Grazie a Cristina Trombin per condivisione e idee.

Se volete il libro lo trovate a questo link

https://amzn.to/462zgVw

 

Ten frame DIY, classe 1a

Sto pensando e cominciando a preparare il materiale per la mia futura classe 1a.

Come sapete io amo il fai da te x cui ho pensato a come poter dare a ogni bambino un kit di ten frame e gettoni x lavorare sui numeri, sulla cardinalità, il subitizing e completamento di decina per arrivare ai calcoli.

Mi piace molto lo strumento ten Frame perché è immediato e geniale nella sua semplicità… per cui ho tagliato con una fustella circolare i gettoni da fogli di gomma eva glitterata che avevo a casa.
Sono di diversi colori poi vedremo come distribuircele.

Ho creato e stampato una scheda con una e due ten frame che ho piegato e inserito in una busta con chiusura A5.
In questo modo da un lato della busta si vedrà la ten frame e dall’altra quella doppia per lavorare fino a 20.
Nella busta inseriremo poi i gettoni per averli sempre a portata di mano.

Con i gettoni si possono visualizzare quantità, contare confrontare, aggiungere e togliere, raggiungere la cinquina, la decina e più tardi la ventina. Fare semplici calcoli e allenare il subitizing importantissimo per il calcolo orale.

I gettoni che ho creato hanno un lato colorato e uno glitterato per cui si può giocare con le due facce anche per il riempimento, per raggiungere una certa quantità o per comporre i numeri in molti modi…ed esempio prendo 5 gettoni, li lancio e conto quanti glitterati?  Quanti non glitter? Se lancio ancora cosa succederà? Quanti modi posso trovare?

In alternativa ai gettoni gllitter si possono dare gettoni di colore diverso o con due facce diverse. Alla fantasia di ogni insegnante poi inventare giochi e attività oltre a tutte quelle che il web fornisce.

Buon lavoro

Ecco la scheda da stampare con le ten frame da inserire nella busta

Dadi con diverse rappresentazioni di numeri, cl 1a

Il prossimo anno sarò di nuovo in prima…di materiale ne ho a iosa ma…ormai mi conoscete, ferma non riesco a starci e quindi anche in estate penso, scopro, creo…

Tempo fa ho visto la pubblicità di questi dadi con diverse rappresentazione di numeri che ritengo essere efficaci per il subitizing e per diversi giochi o attività che si possono fare in classe, confronti, seriazioni, composizioni…li ho trovati interessanti e messi nel carrello

 

 

Sono poi andata con un’amica in un negozio di articoli per le feste e bomboniere e ho trovato queste scatoline di cartone cubiche 6×6 e subito ho pensato fossero perfette per creare questi dadi…ho realizzato quindi il file (che vi allego), tagliato incollato sulle scatoline e ora penso che ricorpirò il tutto con carta adesiva per renderle più resistenti.

Cosa ne dite? Voi come li usereste?
Buona estate a voi e alla prossima!

Ecco il file

Tabella x 10 x 100 x 1000 :10 :100 :1000

Per moltiplicare o dividere un numero facendolo diventare 10, 100 o 1000 volte più grande ho realizzato questa tabella semplice che diventa uno strumento di supporto fino a che ce ne sarà bisogno e aiuta meglio a capire che cambia il valore delle cifre e di quanto cambia, cambiando la posizione.

Ho adattato idee trovate online…si tratta di una semplice tabella, stampata e incollata su un supporto di cartoncino…due tagli laterali per infilare una striscia di plastica, io l’ho ricavata da vecchie cartelline.
Sulla plastica si può scrivere con i pennarelli da lavagna bianca che sono cancellabili o anche con alcuni semplici pennarelli, anche alcuni evidenziatori si cancellano ma…vi consiglio di provare prima.

Io ho deciso di fare questo lavoro in modo sistematico in quarta  per affrontare insieme la moltiplicazione e divisione dei numeri ma anche la misura e i numeri decimali.

Ecco nel video spiegato come si usa.
Buon lavoro e…se volete alla fine il file da scaricare.

 

I traingoli, classe 5a -1a parte

Oggi abbiamo iniziato formalmente per benino a parlare di triangoli.
Li abbiamo incontrato conosciuti e manipolati moltissimo in questi anni ma ora li indaghiamo ben bene….come?
Abbiamo prima naturalmente ripassato il concetto di poligono e della formazione di triangoli come avviene, quando, come sono ecc…

Poi ho diviso i ragazzi in gruppetti da 2 o 3 e consegnato ad ognuno un pacchetto di Geostix colorate.
Queste le ho trovate a scuola, sono delle aste colorate agganciabili tra loro.
Fino ad ora per questi lavori ho sempre usato astine di cartoncino e fermacampioni o bastoncini tipo dei gelati ma dato che le ho trovate negli armadi a scuola… 🤷‍♀️

Oltre alle astine ho dato una consegna precisa: scoprire se con tre segmenti é sempre possibile formare un triangolo.
Qualcuno era perplesso di fronte a questa richiesta, qualcuno, conoscendomi, già aveva capito che c’era sotto qualcosa.
Sì sono organizzati in autonomia per registrare i risultati chi con tabelle, chi con schemi o disegni, chi solo scrivendo.

É stato interessante girare tra i banchi e sentire le loro conversazioni e le loro strategie operative…
Poi ad un certo punto…”Maestra guarda! Questo non si chiude! Ma allora davvero non è sempre possibile!!!!”
E via…da lì è partita la caccia a tutti i casi impossibili!
È seguito poi un momento in cui abbiamo raccolto le osservazioni e le conclusioni dei gruppi e tirato le somme.
Non é sempre possibile con te segmenti formare un triangolo ma ci sono molti più casi in cui è possibile! Almeno con le aste a nostra disposizione.

Siamo poi passati a vedere i diversi tipi di triangoli classificandoli secondo i lati in equilateri, isosceli e scaleni ma poi….sul filo della campanella….
“Maestra ma gli equilateri non sono anche iscosceli?” 



Interessante…ne parleremo la prossima volta ma…sempre belle scoperte grazie alla pratica!
Le Geostix le trovate su Amazon e anche nel catalogo di @borgione.it
ma potete realizzarle anche con cartoncino o polionda e fermacampioni.

Calendario perpetuo a cubi, classe 5a

Abbiamo iniziato il nuovo anno così…cercando la quadra in questo interessantissimo problema del Rally matematico Transalpino

Ci ha permesso di riflettere sulla combinazione delle varie cifre per riuscire a formare tutti i numeri necessari per rappresentare i mesi.
Come sempre ci abbiamo pensato prima singolarmente poi a coppie e poi abbiamo condiviso con la classe le nostre idee.

A supportarci nella risoluzione di questo problema è stata la possibilità di creare e manipolare dei cubetti su cui man mano potevamo andare a mettere le ipotesi fatte per verificare ed eventualmente scartarle.

Abbiamo quindi trovato la soluzione e disposto i numeri su due diversi cubi che abbiamo anche decorato poi siamo passati a scrivere i mesi e i giorni della settimana.
Anche lì era necessario trovare una soluzione per far stare 12 mesi su un cubo solo e sette giorni sull’altro.

Per i mesi è stato subito chiaro che bastava metterne due ogni faccia. Come fare però a far capire quale mese era il corrente?
Dopo varie discussioni qualcuno ha proposto di mettere un foglietto a coprire man mano il mese non utilizzato e poi siamo giunti alla conclusione di scriverne uno in un verso e uno in un altro in modo che quello corrente apparisse dritto sul cubo.

Per i giorni della settimana si è optato, come avevamo già pensato per il 6 e il 9, di utilizzare lo stesso simbolo per due giorni e quindi la M può essere utilizzata per martedì ma anche per il mercoledì.
Qualcuno ha ritenuto necessario avere tutti e due i nomi e quindi ha scritto per esteso i giorni della settimana e martedì e mercoledì sulla stessa come per i mesi.
In ultimo abbiamo piegato con un foglio A4 lo stand per riporre i dadi.

Lavoro molto interessante di ragionamento, logica e manipolazione e si può continuare in ogni classe parlando di sviluppi di cubi, quadrati, combinazioni, di 3D prendendo spunto dalle proposte del Matecalendario 2023 e soprattutto della guida del @ilpiccolofriedrich