Pipistrelli pixel, classe 1a

Per cominciare in 1a tecnologia ho pensato di proporre un’immagine a quadretti, pixel, del pipistrello che è il personaggio che ci ha accompagnato nell’accoglienza quest’anno.

Come prima cosa lo abbiamo osservato e abbiamo visto che è composto da quadretti.
Ho spiegato ai bambini che i computer per visualizzare le immagini utilizzano proprio dei quadretti colorati che si chiamano pixel. Abbiamo quindi ingrandito un’immagine fino a notare questi piccoli quadrettini.
I bambini han detto di averli visti a volte anche sul televisore o sui tablet.

Abbiamo poi detto che i computer non riescono a fare tutto da soli ma hanno bisogno di un programma che dice loro cosa far apparire.
Ho quindi detto che avremmo fatto un gioco io avrei fatto il programmatore e loro i computer, eseguendo il codice dettato.
Per prima cosa abbiamo osservato l’immagine e calcolato la grandezza della griglia che abbiamo disegnato sul quaderno.
Abbiamo poi messo i numeri in corrispondenza di ogni riga della griglia e ho cominciato dalla prima riga a dettare ai bambini il codice colore.

Dopo due righe i bambini avevano capito e a turno provavano a dettare ai compagni le successive righe di codice.
Alla fine con grande sorpresa abbiamo visto l’immagine del pipistrello a quadretti.
La volta successiva ho chiesto ai bambini di trasformarsi in programmatori e di aiutarmi a scrivere questa volta il codice per realizzare il disegno in pixel.

Ne è nata una bella discussione su come fare in modo che fosse chiaro e che tutti, anche i bambini che non parlano la nostra lingua, potessero capire il codice.

Siamo quindi partiti indicando la prima riga e il codice relativo e a turno i bambini lo dettavano e tutti lo scrivevano sul quaderno.

La terza fase è stata la realizzazione dell’ immagine in pixel con alcuni materiali.
Ho diviso i bambini in due gruppi e ognuno ha realizzato il pipistrello con i blocchetti colorati

E con i tovagliolini di carta sul pavimento, seguendo il codice

In ultimo i bambini hanno proposto di contare i quadretti per ogni colore e lo abbiamo registrato sul quaderno. Hanno poi scelto la loro attività preferita e disegnata.

 

Ecco il file dell’immagine in pixel

Accoglienza classe 2a Erberto e lumaca in pixel

In classe seconda siamo partiti con l’albo “Erberto” per scoprire le nostre qualità e poterle poi mettere al servizio di tutti i compagni.

E mentre si lavora sia in educazione civica che in lingua italiana, in matematica stiamo facendo alcune attività di ripasso a tema lumaca….veramente a tema chiocciola , cugina di Erberto…mi piacciono le chiocciole!!!

Oggi vi racconto però di questa mattina in cui abbiamo completato un codice colore che ci ha portato a scoprire la chiocciola e poi l’abbiamo riprodotta sul pavimento con i tovaglioli colorati.

L’attività di coloritura della griglia a partire dal codice colore è stata fatta insieme, proiettando alla LIM e realizzata, riga dopo riga, leggendo a turno le righe di codice.

La parte di realizzazione pratica sul pavimento è stata condotta e gestita interamente dai bambini: alcuni a turno dettavano il codice e gli altri con i tovaglioli colorati costruivano l’immagine.

Grande soddisfazione alla fine dell’attività!!!

Ho potuto qui osservare la lateralizzazione , la comprensione del codice, la precisione, la coordinazione occhio mano, la coloritura, il lavoro di gruppo, l’organizzazione e la condivisione dei materiali.

L’immagine in pixel della chiocciola è stata realizzata con la piattaforma online Zaplycode dalla quale ho ricavato il codice che ho proiettato poi alla LIM.

Alla fine del lavoro ho fatto una fotografia alla chiocciola realizzata con i tovaglioli, stampata a colori e data ai bambini da incollare sul quaderno.

Possiamo poi lavorarci nei prossimi giorni analizzando le quantità di quadretti per colore e parlando sia di statistica che di probabilità.

I tovaglioli colorati li ho comprati qui e là nei vari supermercati e nei negozi di prodotti per le feste.

Ecco il file con il codice, la griglia per lavorarci e l’immagine completata.
Come sempre se vi va fatemi sapere come è andata l’attività con i vostri alunni.

Pipistrelli e dadi, classe 1a

Primi giorni in classe prima, si gioca, si osserva, si ragiona.

In lasse 1a abbiamo iniziato con l’albo “Manco per sogno!” che parla di una pipistrellina che proprio non ha voglia di andare a scuola, e quindi i pipistrelli  ci stanno accompagnando nelle attività di accoglienza.

In questi primi giorni ho introdotto subito il dado, che i bambini già conoscono dalla scuola dell’infanzia, lo abbiamo osservato e ci siamo chiesti dove già lo avevamo visto, perché si usa, e quali sono le possibilità di uscita.

I bambini subito mi hanno risposto che si usano nei giochi per poter proseguire, ma in modo casuale, perché se potessimo decidere noi di quante caselle avanzare vinceremo sempre o meglio si litigherebbe perché tutti vorrebbero vincere.

Ecco dunque alcuni giochi che ho proposto:

*PRIMO GIOCO
Prima abbiamo giocato alcune partite formando due squadre in classe, poi a coppie.
Ogni coppia ha a disposizione un dado e 6 carte con disegnati i nostri amici pipistrelli, con stampato su un lato  il numero in cifra, sull’altro i puntini delle quantità, non messi però in ordine come sul dado.

Si lancia il dado, si dice il numero e si va alla ricerca del pipistrello che ha i puntini dello stesso numero.. si fa poi la verifica girando la carta e guardando la cifra scritta. Se la cifra corrisponde alla quantità espressa dal dado Il bambino può tenere la carta. Si prosegue così fino a che le carte sono finite poi si conta chi ha guadagnato più carte.

  

Lo scopo del gioco per me era osservare se tutti i bambini collegano l’uscita del dado con una quantità e il relativo numero scritto in cifra.

*SECONDO GIOCO
Anche questa volta abbiamo prima giocato con due squadre in classe e poi a coppie
Ogni bambino questa volta ha a disposizione 6 carte pipistrello con solamente le cifre da 1 a 6 che vengono disposte davanti al bambino in riga dalla minore alla maggiore.
Ogni bambino lancia il dado, dice il numero e prende la carta che riporta la cifra corrispondente alla faccia del dado uscita.

 

Poi passa il dado all’altro bambino che fa la stessa cosa con le sue carte. Si procede così fino a che il primo bambino riesce a prendere tutte le sue carte da uno a sei.
Se il numero è già uscito e quindi la carta è già stata presa si passa il turno.

*TERZO GIOCO
Si gioca con i pipistrelli con i numeri scritti in cifre e il dado. Ogni bambino ha il suo set di carte e lo dispone davanti a se con i numeri in riga dal minore al maggiore.
A turno i bambini lanciano il dado, dicono il numero e prendono il pipistrello con la cifra corrispondente.

Si continua in questo modo fino a che uno dei due ha preso dal banco tutte le carte pipistrello.
Se lanciando il dado esce un numero  di cui non si possiede la carta, perchè già presa, si passa il turno.

Ci siamo divertiti moltissimo e abbiamo anche fatto un disegno dell’ attività svolta sul quaderno e incollato le regole dei giochi.

Vi piacciono i nostri giochi?

Ecco il file da scaricare gratuitamente in cui trovate due attività “bonus”…una pixel semplicissima a tema pipistrello e una scheda da colorare osservando i dadi…Buon lavoro e…fatemi sapere! 🙂

Accoglienza classe 5a La casa più grande del mondo di Leo Lionni

La storia de “La casa più grande del mondo” di Leo Lionni si concentra su una giovane lumaca che, affascinata da una casa gigantesca, sogna di avere la più grande conchiglia del mondo.

Il suo padre saggio, tuttavia, le racconta una storia per insegnarle un’importante lezione di vita.
La storia del papà narra di una lumaca che desiderava e infine ottenne la conchiglia più grande di tutte, una casa splendida e decorata. Tuttavia, a causa del suo enorme peso e delle sue dimensioni, la lumaca non riusciva più a muoversi liberamente e finì per rimanere bloccata, incapace di cercare cibo o scappare dai pericoli. Attraverso questa parabola, il padre insegna alla giovane lumaca che la semplicità e la leggerezza possono essere molto più preziose e vantaggiose di quanto sembri.

Il libro affronta tematiche rilevanti e universali come la saggezza nell’accettare i propri limiti, l’importanza della moderazione e la bellezza della semplicità. Lionni invita i lettori a riflettere sul valore delle cose che possediamo e su come il desiderio di avere sempre di più possa portarci a situazioni insostenibili. È una lezione sulla responsabilità personale e sull’importanza di prendere decisioni ponderate.

Messaggio Educativo”La casa più grande del mondo” è particolarmente adatto ai bambini più piccoli, che possono identificarsi facilmente con la curiosità e l’innocenza della giovane lumaca. La storia serve da ottimo spunto per discutere con i bambini dell’importanza di essere soddisfatti di ciò che si ha e di non lasciarsi trasportare dai desideri superficiali. È un racconto che incoraggia il pensiero critico e l’autocontrollo, valori fondamentali per la crescita personale.

     

Ecco il file da scaricare

Accoglienza classe 4a Cornelio di Leo Lionni

Che grande sorpresa nel vedere, alla schiusa delle uova, il coccodrillo Cornelio stare ritto su due zampe!
Non è mai accaduto prima e per questo gli altri coccodrilli lo osservano insospettiti. L’invidia è nascosta dietro un’apparente indifferenza e così Cornelio il coccodrillo “diverso” decide di andarsene: lui ha ben altri orizzonti. E durante il suo viaggio impara dalla scimmia esercizi incredibili. Vorrebbe condividerli con i propri simili, ma loro non ne vogliono sapere. Sarà veramente così? O forse la loro è solo paura?

La storia esplora temi di auto accettazione, creatività e la valorizzazione delle differenze. Cornelio rappresenta l’individuo che segue il proprio percorso nonostante le critiche e le pressioni sociali. Il messaggio centrale è che le differenze personali e le passioni uniche possono portare a risultati preziosi e che ogni individuo ha qualcosa di speciale da offrire alla comunità.

Il testo di Lionni è semplice e poetico, adatto ai lettori giovani. La narrazione è chiara e diretta, facilitando la comprensione dei temi complessi attraverso una storia accessibile e coinvolgente. Il linguaggio è delicato e riflessivo, permettendo ai lettori di esplorare le emozioni e i pensieri di Cornelio.

 

Ecco il file da scaricare, fateci sapere se vi piace!

Accoglienza classe 3a “Tilli e il muro” di Leo Lionni

Attività in collaborazione con Nicoletta Grasso @emozioniinmatematica

“Tilly e il muro” è una storia per bambini che racconta di una piccola topolina di nome Tilly che vive in un mondo diviso da un alto muro grigio. Questo muro separa due gruppi di topolini, impedendo loro di vedere e conoscere cosa c’è dall’altra parte. Mentre i topolini della sua parte sono abituati al muro e non si chiedono cosa ci sia oltre, Tilly è curiosa e decide di scoprire di più.

Un giorno, Tilly trova un modo per attraversare il muro e, dall’altra parte, scopre un mondo nuovo, pieno di colori e di nuovi amici. Qui incontra altri topolini che, come lei, sono gentili e aperti, anche se vivono in modo diverso. Tilly si rende conto che, nonostante il muro li separi fisicamente, ci sono molte cose che uniscono i due gruppi di topolini.

La storia si conclude con Tilly che torna indietro e convince gli altri topolini a superare le paure e la curiosità, portandoli a demolire il muro. Insieme, i topolini di entrambe le parti scoprono la bellezza della diversità e imparano che non c’è nulla da temere dall’altro, ma molto da guadagnare dall’amicizia e dalla collaborazione.

In sintesi, “Tilly e il muro” parla di apertura mentale, accettazione delle differenze e l’importanza di abbattere le barriere, sia fisiche che mentali, che ci separano dagli altri. È una storia che promuove valori di inclusione, tolleranza e unità, presentata in modo semplice e adatto ai bambini.

Scarica qui il file con le attività

Accoglienza classe 2a “Un colore tutto mio” di Leo Lionni

Attività in collaborazione con Nicoletta Grasso @emozioniinmatematica

Pubblicato per la prima volta nel 1975, il libro racconta la storia di un piccolo camaleonte che
desidera avere un colore tutto suo, a differenza degli altri animali che mantengono sempre lo
stesso colore.

Il protagonista, il camaleonte, è frustrato dal continuo cambiamento del suo colore in base all’ambiente circostante. Intraprende un viaggio alla ricerca di un colore permanente, simbolo di una ricerca di identità e stabilità. Lungo la strada, incontra un camaleonte più anziano che gli insegna una lezione preziosa: la vera felicità non si trova nell’essere un colore unico, ma nel condividere le proprie esperienze con qualcuno di speciale.

Le illustrazioni di Lionni, come sempre, sono semplici ma efficaci, utilizzando colori vivaci che catturano l’attenzione dei piccoli lettori. La tecnica dell’illustrazione, che mescola collage e acquerello, rende le immagini accattivanti e piacevoli da guardare.

Il messaggio del libro è universale e toccante: l’importanza dell’amicizia e dell’accettazione di sé. È un racconto che incoraggia i bambini a vedere la bellezza nella diversità e a trovare gioia nelle relazioni con gli altri. “Un colore tutto mio” è un libro che non solo intrattiene, ma offre anche una riflessione profonda sulla natura dell’identità e della connessione umana.

Nel file troverai tantissime attività di matematica per i tuoi alunni.
Grazie sempre alla mia amica Nicoletta @emozioniinmatematica

Ecco il file scaricabile dell’attività

Accoglienza classe 1a “E’ mio!” di Leo Lionni

Attività in collaborazione con Nicoletta Grasso @emozioniinmatematica

“È mio!” di Leo Lionni è un classico della letteratura per bambini, che affronta temi universali come la condivisione, l’egocentrismo e l’importanza della collaborazione. Il libro racconta la storia di tre rane, Tito, Tato e Tita, che vivono su un’isola e passano il tempo a litigare su cosa appartenga a chi, ripetendo continuamente “È mio!”

La narrazione è semplice ma efficace, accompagnata da illustrazioni vivaci e colorate, tipiche dello stile di Lionni. Le immagini sono realizzate con tecniche miste, che combinano collage e disegni, creando un effetto visivo accattivante che cattura l’attenzione dei bambini.

Il punto di svolta della storia avviene quando una tempesta mette in pericolo le rane. In quel momento, si rendono conto che l’unione e la cooperazione sono essenziali per la sopravvivenza. Questo cambiamento di prospettiva è illustrato con delicatezza, permettendo ai giovani lettori di comprendere il valore della condivisione.

Il messaggio di “È mio!” è chiaro e potente: vivere in armonia con gli altri e condividere porta a una vita più ricca e soddisfacente. È un libro che, pur essendo destinato ai bambini, offre spunti di riflessione anche per gli adulti, rendendolo un’ottima lettura per tutta la famiglia.

Grazie mille alla mia cara amica Nicoletta @emozioniinmatemtica che mi coinvolge in queste bellissime condivisioni

Ecco il link per scaricare i file:

Io ho….Chi ha…? Classe 1a

Ultimi giorni di scuola… si gioca!

Ho preparato questo giochino, ormai noto, per giocare divertirci e rinforzare il calcolo mentale con addizioni e sottrazioni entro il 20.

Siccome eravamo nella settimana delle api l’ho creato a tema, a forma di esagono, con apina e alveare, stampato su cartoncino giallo e plastificato è pronto per essere usato.

Si distribuiscono le carte, chi ha la carta con l’ape comincia, legge e pone la carta al centro.
Chi ha la risposta legge la sua carta, la pone vicino alla precedente ecc…fino all’ultimo che avrà l’alveare e chiuderà il gioco.

Si può giocare a coppie, a gruppetti o tutti insieme…tutti devono stare attenti e sempre fare i calcoli per essere scuri di avere, o non avere la carta chiamata.

Ecco il file del gioco, fatemi sapere se ai vostri bambini  piaciuto.